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RIGNANO SULL'ARNO
Indagine di archeologia umana e sociale
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Spigolatura...


Seguito al post su Fb
AMMINISTRAZIONE COMUNALE:
FOTO, FILMATI, ARTICOLI, POST  UN PO’ ESIBIZIONISTI...
… ma non è tutto oro quello che luccica. Almeno per me!

Chi ha la curiosità e la pazienza di leggere avrà certamente un quadro più chiaro. Grazie.

Cosa è avvenuto:
1 - riepilogo cronologico di quanto e come è accaduto
 Una richiesta di incontro presentata il 13 novembre 2019, avviene ai primi di gennaio.
- nell’incontro, dopo una rapida occhiata, Lei promette la disponibilità alla richiesta fatta anche con condizioni minime (visto il ricercatore non professionista, “volontario”!).
- a domanda informai sul probabile costo dell’operazione (più basso per offrire un file già operativo per la stampa) e, sempre a domanda, che non avevo obiezioni su eventuali sostenitori esterni.
- l’incontro finì (con Lei che era già andato via dopo pochi minuti e con il quale non ho più avuto modo di parlare!) lasciando copia del lavoro per una doverosa quanto legittima lettura.
- dopo circa un mese mi fu detto che potevo ritirare la copia, che lo aveva letto anche il vicesindaco e che “giravano le copie”, compresa una che si era fatta Lei.
- dopo qualche giorno, e non essendo presente il giorno del colloquio con Lei, scrissi al vicesindaco dicendo che avrei voluto conoscere il parere di qualcuno... oltre che sapere come la cosa progrediva.
- Il vicesindaco rispose l’8 gennaio dicendo: “… il libro è decisamente esaustivo, un ottimo lavoro di ricerca e d’importanza documentale per Rignano. E’ piaciuto sia a me che a Andrea. Dovremmo fare il giro di preventivi ed individuare le risorse necessarie per una prossima pubblicazione”.
- passano quattro mesi senza nessuna comunicazione e il 28 maggio, a una mia legittima richiesta di giudizio sul testo, il referente che mi aveva assegnato (Andrea Trapani) disse che a lui era piaciuto e che il testo “girava”. Nell’incontro mi fu detto che erano arrivate le offerte per realizzare la stampa, che erano in linea con quanto predetto e che era in corso la ricerca della cifra occorrente per dare corso al lavoro.
- un po’ per il particolare momento (che direi però non c’entra niente con ciò di cui si parla) e un po’ per evitare di essere troppo insistente (!), incontro occasionalmente Trapani alla fine di agosto e, alla domanda su a che punto era “il mio libro”, mi fu risposto (con un certo malcelato imbarazzo!) che ai primi di settembre sarebbe avvenuto un riequilibrio di bilancio nel quale sarebbero stati individuati i fondi anche per il libro in oggetto, aggiungendo  di “stare tranquillo perché il sindaco “era il mio più convinto sostenitore ..!” Vista però la reazione iniziale, provai a fare qualche domanda nel particolare, tipo quanto spazio occorreva per le presentazioni istituzionali, se volevano vedere alcune aggiunte al testo iniziale, oltre al fatto che, data la risposta, se e a chi altro mi dovessi rivolgere. Mi fu indicato il vice sindaco, nonché assessore alla cultura e, anche per avere notato un certo impaccio, me ne andai.
- il 18 settembre scrissi una mail al vicesindaco nella quale “lamentai” anche che, salvo lui e su mia richiesta, nessun altro mi aveva detto niente sul progetto e sul testo specifico, e che in incontri occasionali con consiglieri mi era stato riferito solo di aver ”… visto il malloppo che hai presentato!”.
- il 23 settembre il vicesindaco mi risponde dicendomi che “l'auspicabile possibilità di editare il libro in tempi ragionevoli si scontra con offerte di preventivo del tutto fuori budget per le nostre casse comunali. Nonostante la varietà di proposte, restano comunque cifre molto alte. Riuscire a trovare un soggetto terzo disposto a finanziarne la realizzazione potrebbe fornirci un sostanziale supporto”. Stop! Che vuol dire, che pensare e, soprattutto, quali sono i “tempi ragionevoli” e si stava cercando il “soggetto terzo”?
- il 25 settembre, intuendo (!) che qualcosa non andava, chiesi di parlare con Lei, ma dopo circa due mesi non ebbi nessuna convocazione o risposta.
- il 26 novembre (!) chiamo la segretaria che mi parla di una dimenticanza di Trapani, che mi avrebbe dovuto contattare. Obietto che c’era qualcosa che non andava nell’iter e, pur rimanendo a disposizione, dico però che se Trapani non aveva niente di nuovo rispetto a settembre e a quanto detto (!) dal vicesindaco, avrei voluto confermare l’incontro con Lei per capire cosa è successo (fuori da atteggiamenti o frasi  sibilline).
Mi fu risposto di rimanere in attesa di comunicazioni e da quel giorno sono rimasto ulteriormente e pazientemente in attesa fino a...
- restando ancora senza una risposta, il 9.12 invio una mail al Sindaco per avere spiegazioni che, evidentemente, non meritavo:

2 - Mail del 9.12.2020 
Signor sindaco,
Sono passati 11 mesi da quando promettesti l’editazione del libro su Rignano che presentai a gennaio. Da allora (pur poche volte) ho avuto solo risposte vaghe. Cosa succede?
Il 23 settembre, dopo un incontro evasivo con Trapani (a disagio) chiesi, su suo suggerimento, al vice sindaco a che punto fosse la cosa, ottenendo una risposta “burocraticamente evasiva”. Due giorni dopo ho chiesto alla tua segretaria di incontrarti e da allora sono in attesa! Forse devo considerare la mail di Cipro come risposta finale? Se per voi quella è una risposta chiara e seria, (oltre che un modo) non posso dire altrettanto per me!
Specie dopo tutto questo tempo, credo di aver il diritto di sapere in modo chiaro a che punto siamo, e se per voi la cosa ha ancora l’interesse mostrato a gennaio.
Saluti,    Roberto Lembo

- dopo una settimana di ulteriore silenzio, scrivo questa lettera:

3 lettera del 16.12.2020
- Signor Sindaco,
rompo i vostri indugi e prendo atto di ciò che non mi avete detto e cioè che: NON SIETE MINIMAMENTE INTERESSATI a quanto da me proposto il 13 novembre 2019 e presentato settimane dopo, in seguito a colloquio ulteriormente richiesto!
Non si tratta di una mia tardiva comprensione, ma per evidenziare il vostro comportamento che non ha tenuto conto di quel minimo che correttezza e serietà imporrebbero!
Da persona “normale e libera”, non posso quindi accettare i vostri atteggiamenti senza esprimere i miei sentimenti, che sono di profonda amarezza per la vostra “decisione”, oltre che di offesa per il modo con cui li avete portati avanti e che mostrano l’assoluta mancanza di sensibilità verso l’oggetto del mio impegno, che ricordo, assolutamente... “volontaristico”!
Le cose vanno dette per quello che sono, anche perché credo – in ogni tempo e circostanza – che QUANDO UNA COSA SI VUOLE FARE, LA SI FA, senza tergiversare o addurre ragioni, peraltro futili, quanto ambigue per oltre undici mesi e senza ritenere di coinvolgermi; magari per affrontare la cosa insieme.
Da parte vostra non era certo un obbligo, ma era una situazione (come tutte e sempre) in cui le opzioni di fronte erano tutte e sempre meritevoli di risposta chiara. Quale che essa sia!
Io avevo esposto la richiesta, avevo indicato il costo e suggerito possibilità (anche su vostra precisa domanda), a cui va aggiunta la relativa diffusione in esclusiva della pubblicazione che, peraltro, non esclude un ritorno economico. Avevate davanti (o almeno lo dovevate avere) il quadro completo e c’era tutto per una risposta chiara, che è durata lo “spazio di un mattino”, per poi perdersi non so dove e perché.
Qualunque cosa sia successa dopo, avreste dovuto dirla, e non far seguire un atteggiamento discutibile che, protratto per così tanto tempo, è stato anche irrispettoso.
Un comportamento che evidenzia la VOSTRA INSENSIBILITÀ VERSO L’ARGOMENTO e, lo ripeto, per la persona che, me lo lasci dire senza nessuna presunzione, non credo di meritare.
Termino aggiungendo che la cosa, per ciò che rappresenta, per avermi impegnato molto e per averla condivisa con molti collaboratori e conoscenti, credo di dover rendere pubblica.
Nello stesso tempo spero di portarla avanti ugualmente.
Un fatto che, sicuramente, vi “libera” da un peso e che non credo vi addolori più di tanto.
Roberto Lembo

A questo punto, come anticipato, ho reso pubblica tutta la vicenda attraverso fb e… a voce.